Vincenzo Cirasola, Presidente Nazionale di ANAPA Rete ImpresAgenzia, firma su Intermedia Channel un editoriale sul cambio di rotta di Prima Assicurazioni verso gli agenti

C’è stato un tempo – nemmeno troppo lontano – in cui il ruolo degli agenti assicurativi veniva pubblicamente deriso. Era il 2016 quando Prima Assicurazioni lanciò uno spot pubblicitario che fece indignare l’intera categoria professionale.

Nella scena principale un uomo portava sulle spalle, faticosamente, un altro individuo in abiti formali con una valigetta, presentato come “l’agente“, e indicato come simbolo di un “carico inutile” nel processo assicurativo. Lo slogan era brutale: ““Liberati dall’intermediario”.
Un messaggio aggressivo e ingannevole, che voleva convincere i consumatori che acquistare una polizza online fosse più semplice, economico e trasparente proprio perché priva del supporto di un agente. Anapa reagì immediatamente a tutela della dignità professionale, presentando un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che fu accolto. Vinsero le nostre motivazioni, lo spot venne sanzionato con 250.000 euro di multa e ritirato. Insomma, la valigetta dell’agente si rivelò ben più pesante di quanto pensassero.
Allora come oggi, ribadimmo che è inaccettabile svilire una figura professionale che ha precise responsabilità giuridiche, obblighi formativi e svolge un ruolo fondamentale nella protezione dei clienti e nel presidio dei territori. L’agente non è un intermediario di passaggio, ma un punto di riferimento, umano e professionale, per la clientela. E questo non poteva essere omesso intenzionalmente.
Dalla sanzione è passato del tempo e, recentemente, Prima Assicurazioni ha celebrato il proprio decennale con una convention gremita, dove – ironia della sorte – ha ringraziato e festeggiato proprio quella rete di 1.500 agenti e broker che, con la loro attività, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita del gruppo. L’articolo pubblicato sull’ultimo numero di “Insurance Review” racconta come oggi Prima punti su concetti quali “prossimità”, “personalizzazione” delle agenzie e sull’ascolto degli intermediari. Un cambio di rotta evidente rispetto al passato: non più “liberati dall’intermediario”, ma “cresciamo assieme agli intermediari”.
Per noi questa vicenda è la dimostrazione concreta di ciò che ANAPA ha sempre sostenuto: gli agenti non sono un ostacolo, ma una leva competitiva indispensabile per crescere e creare valore. Per questo, senza alcun spirito polemico ma con assoluta chiarezza lucidità, possiamo dire che non è mai troppo tardi per riconoscere il valore della consulenza qualificata, della relazione fiduciaria, della responsabilità, professionale.
Sbagliando si impara, verrebbe da dire. Ma è bene che il mercato non dimentichi la lezione: disintermediare può forse sembrare moderno, ma non è detto che sia necessariamente etico o efficace. ANAPA continuerà a difendere e a promuovere il ruolo centrale dell’agente: un presidio di legalità, un garante per i clienti, un professionista insostituibile.
Perché, ricordiamolo, nessuna tecnologia potrà mai sostituire la fiducia, e nemmeno un buon caffè condiviso durante una consulenza.
a cura di Vincenzo Cirasola, Presidente ANAPA Rete ImpresAgenzia