ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiLe proposte di Anapa per rinnovare l'Accordo Impresa Agenti

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Al vertice nazionale degli agenti focus sull’accordo scaduto da tempo. Cirasola: "Subito un tavolo negoziale con l'Ania per un accordo moderno e coerente con la realtà operativa".

 
3 luglio 2025

Il tema accordo impresa agenti resta al centro delle preoccupazioni di ANAPA Rete ImpresAgenzia che nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo, svoltosi a Roma lo scorso 2 luglio, lo stesso giorno dell’assemblea annuale Ania, ha riposto l’attenzione sull’accordo scaduto da tempo e sul tavolo di lavoro mai avviato.

"A ventitré anni dalla sua stipula - ha spiegato il presidente Vincenzo Cirasola - l’Accordo Nazionale Agenti del 2003 si configura come un documento obsoleto, anacronistico e inadeguato a gestire le profonde trasformazioni che hanno interessato il settore assicurativo e il ruolo dell’agente".

A tal fine l’associazione, dopo aver approvato il bilancio consultivo 2024 e il preventivo 2025, e discussi altri argomenti importanti, quali i servizi riservati agli associati da Enbass, l’arbitro assicurativo, lo Ius Variandi, l’importanza dell’AI nelle agenzie, ha stilato una serie di proposte concrete per rilanciare l’accordo e ha lanciato un appello unitario ai Gruppi Agenti perché si uniscano all’associazione nel chiedere la riapertura del tavolo.

"Da tempo - ha aggiunto Anapa - sollecitiamo con fermezza l’avvio di un tavolo negoziale con ANIA per redigere congiuntamente un accordo moderno, sostenibile e coerente con la realtà operativa attuale. Tuttavia, ogni tentativo si è scontrato con la rigidità del principio del 'tutti o nessuno', un approccio strumentale che ostacola ogni progresso".

I punti principali elaborati dall’associazione per la nuova proposta da condividere prevedono:

  • no alla rivalsa a costo zero per le imprese: va superato un modello che garantisce alle compagnie la piena copertura senza alcun rischio economico;
  • piani di rivalsa in corso basati su ANA 2003 continueranno fino ad esaurimento, per non pregiudicare i diritti acquisiti;
  • un nuovo modello di indennità di fine mandato, con possibilità di abrogazione della rivalsa o, in alternativa, una riforma equa e progressiva;
  • interesse zero per i primi cinque anni di piano di rientro e tasso ridotto all’1,5% successivamente;
  • ammortamento con metodo classico (interesse semplice sulla rata annuale) anziché con il metodo “alla francese”, ritenuto illegittimo dal Tribunale di Lucca;
  • riduzione del 20% dell’indennità in caso di passaggio dell’agente a una compagnia concorrente;
  • esclusione dell’obbligo per il subentrante di versare l’anzianità all’uscente, che resta a carico della compagnia;
  • corresponsione del TFM basato sui risultati della propria impresa-agenzia, come avviene per i manager d’impresa;
  • premio di stabilità in sostituzione dell’anzianità, con ricalcolo dopo 1-2 anni in base all’andamento del portafoglio;
  • opzione tra valore del portafoglio o delle provvigioni come base di calcolo, come per i broker, che ricevono indennità molto più vantaggiose;
  • responsabilità solidale della compagnia in caso di mancata retrocessione delle provvigioni (art. 20);
  • adeguamento dei contributi al Fondo Pensione Agenti, fermi dal 2003;
  • tutela degli agenti-soci con revisione dell’art. 2-bis;
  • indennità per la gestione dei dati, patrimonio strategico delle agenzie.

Inoltre, ANAPA chiede con fermezza ai Gruppi Agenti di unirsi in questa battaglia a favore di tutta la categoria. Non è accettabile che, da un lato, gli amministratori delegati delle compagnie riconoscano pubblicamente il ruolo strategico degli agenti e, dall’altro, si oppongano sistematicamente in sede ANIA a qualsiasi revisione dell’accordo. Questo atteggiamento ambiguo e opportunistico va superato.

Anapa ha poi lanciato un appello deciso ai Gruppi Agenti per unirsi nella battaglia per difendere tutta la categoria. "Non è accettabile che, da un lato, gli amministratori delegati delle compagnie riconoscano pubblicamente il ruolo strategico degli agenti e, dall’altro, si oppongano sistematicamente in sede ANIA a qualsiasi revisione dell’accordo. Questo atteggiamento ambiguo e opportunistico va superato. È il momento di uno scatto di dignità collettiva. I Gruppi Agenti devono mobilitarsi con coraggio, rivolgendosi ai propri amministratori delegati e sollecitando un cambio di passo".

"Non possiamo più accettare il principio del 'tutti o nessuno', né restare ostaggio delle posizioni più radicali o di chi ha disdettato l’accordo nel 2006 e ha poi ostacolato ogni riforma. Le trattative si fanno con chi è disposto a collaborare, non con chi le boicotta".

"Il nostro obiettivo non è difendere l’indifendibile, ma costruire insieme qualcosa di migliore. Le proposte avanzate non sono dogmi, ma una base aperta a integrazioni, modifiche e miglioramenti. Tuttavia, serve una volontà politica che oggi sembra mancare. E non possiamo permettercelo. È ora di cambiare. Insieme", ha concluso Cirasola.